Pubblicato il 4 Luglio, 2025 da

I principali errori da evitare nella manutenzione del verde: guida per i tecnici del verde urbano

La cura e la gestione del verde urbano e privato rappresentano oggi un ambito cruciale per la sostenibilità ambientale, la qualità della vita e la resilienza delle città. La manutenzione del verde non è una semplice attività di decoro: è una pratica che incide su biodiversità, salute pubblica, mitigazione climatica e benessere psicofisico.

Tuttavia, una gestione errata può compromettere la vitalità delle piante, aumentare i costi e ridurre i benefici ecologici. Per questo motivo, il corso ITS Tecnico del Verde forma figure professionali altamente qualificate, in grado di evitare errori comuni e applicare pratiche corrette e sostenibili. Ecco gli errori da non commettere.

1. Potature errate e fuori stagione

Uno degli sbagli più diffusi è eseguire potature in momenti sbagliati o con tecniche improprie, senza rispettare la fisiologia della pianta. Interventi drastici, come le capitozzature, indeboliscono l’albero e lo espongono a malattie, marciumi e stress cronico. Come sottolineato anche da ISPRA, la capitozzatura è una pratica dannosa e non professionale fonte: ISPRA – Linee guida per la gestione del verde urbano.

Le potature devono essere eseguite nel rispetto dei cicli vegetativi della pianta, con tagli mirati e motivati da reali esigenze fitosanitarie o di sicurezza. L’operatore del verde qualificato conosce le tecniche di arboricoltura moderna, che puntano alla conservazione della chioma e alla salute a lungo termine dell’albero.

2. Scarsa conoscenza delle specie vegetali

Una gestione efficace del verde parte dalla conoscenza scientifica delle specie arboree ed erbacee. Spesso si utilizzano piante non adatte al clima locale, al tipo di suolo o allo spazio disponibile. Questa scelta errata comporta un aumento degli interventi di manutenzione e un più alto rischio di deperimento.

Uno studio del DAGRI – Università di Firenze ha dimostrato che la mancata compatibilità tra specie e ambiente è una delle principali cause di fallimento nella progettazione del verde urbano [fonte: DAGRI – Unifi, 2023]. La scelta delle specie deve sempre essere fondata su dati agronomici, climatici e paesaggistici.

3. Errata gestione dell’irrigazione

L’acqua è vitale, ma un’irrigazione sbagliata può essere letale. L’eccesso provoca asfissia radicale, mentre la carenza causa stress idrico e vulnerabilità. Una gestione efficiente prevede:

  • analisi del suolo e del clima

  • installazione di sensori di umidità

  • impianti di irrigazione a goccia con controllo automatico

Il progetto europeo LIFE Green4Grey ha promosso queste soluzioni in aree periurbane dimostrando che riducono lo spreco e migliorano la resilienza del verde pubblico [fonte: https://www.green4grey.be].

4. Assenza di un piano manutentivo

Molti interventi sul verde sono occasionali e non seguono una pianificazione pluriennale, con conseguenti costi più elevati e minor efficacia. Il Manuale per la gestione del verde urbano sostenibile, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente, raccomanda che ogni area verde sia dotata di un piano di manutenzione con obiettivi, cadenze, strumenti e risorse assegnate [fonte: Ministero dell’Ambiente, 2020 – www.mase.gov.it].

Un tecnico del verde qualificato è in grado di redigere, aggiornare e gestire questi piani in collaborazione con amministrazioni pubbliche e imprese private.

5. Trascurare la salute del suolo

Il suolo è la base vitale per qualsiasi spazio verde. Quando è compattato, povero o privo di sostanza organica, non può sostenere una vegetazione sana. Spesso si ignora la necessità di rigenerare il terreno con:

  • pacciamatura

  • arieggiamento

  • compostaggio naturale

Secondo la FAO, un suolo sano è una delle condizioni fondamentali per garantire un verde urbano resiliente e duraturo fonte: FAO – Healthy Soils for Healthy Life.

6. Personale non qualificato

Affidare la gestione del verde a personale privo di formazione specifica è uno degli errori più gravi. La manutenzione degli alberi ad alto fusto, la gestione delle specie autoctone, la cura del suolo e la redazione di piani manutentivi richiedono competenze professionali avanzate.

Il corso Tecnico del Verde dell’ITS Agroalimentare di Viterbo risponde a questa esigenza, formando figure capaci di coniugare teoria e pratica, con competenze in:

  • tecniche arboricolturali

  • gestione di cantieri del verde

  • uso sicuro di attrezzature professionali

  • normative ambientali e di sicurezza

👉 Scopri il corso: ITS Agro – Tecnico del Verde

La manutenzione del verde richiede competenza, pianificazione e visione

Una gestione del verde urbana e periurbana ben progettata è un investimento sociale, ecologico ed economico. Evitare errori diffusi come potature aggressive, irrigazione mal gestita o progettazioni incoerenti con il contesto permette di:

  • prolungare la vita delle piante

  • ridurre i costi di intervento

  • migliorare la qualità dell’ambiente urbano

I tecnici del verde formati con percorsi professionali ITS rappresentano oggi una risorsa strategica per le città del futuro, chiamate a coniugare sostenibilità, sicurezza e benessere.

Corso Tecnico Superiore del Verde – Gestione d’impresa del verde