Pubblicato il 23 Febbraio, 2022 da

Nutrinform Battery: come funziona l’etichetta nutrizionale italiana

Nutrinform Battery è l’etichetta nutrizionale fronte pacco italiana concepita e realizzata da esperti di quattro ministeri, Salute, Agricoltura, Esteri e Sviluppo Economico, in collaborazione con Federalimentare. A comporre il gruppo di progettazione anche scienziati dell’alimentazione e rappresentanti del mondo agricolo e dell’industria.

Il progetto rappresenta uno strumento che può aumentare le conoscenze nutrizionali sul prodotto, favorire scelte più consapevoli da parte dei consumatori e comportamenti più responsabili da parte dei produttori. Il Nutrinform è basato su dati oggettivi, tesi a misurare il valore nutrizionale della dieta complessiva piuttosto che di singole categorie di alimenti.

Perché una nuova etichettatura

Con la proposta del sistema italiano di etichettature nutrizionali, il NutrInform, l’Italia intende guardare al futuro dei sistemi agroalimentari europei, poiché’ il nostro Paese non può accettare la tendenza verso un modello di omologazione dei prodotti agroalimentari“. Lo ha detto il  Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli alla conferenza di presentazione del progetto, il 15 febbraio scorso.

Nel corso del suo intervento, il Ministro ha sottolineato che la nostra tradizione agroalimentare non può essere messa in discussione da un sistema di etichettatura che non dà informazioni oggettive ma che mira solo condizionare il mercato.

La nuova etichettatura contiene dati complementari ed a supporto delle informazioni obbligatorie (quali le nutrizionali e l’elenco degli ingredienti) elencate nella classica etichetta sul retro pacco che, quindi, non verrà sostituita.

prodotti alimentari italiani

La strategia One Health non può essere confusa con la strategia One Diet, non esiste una dieta unica che vada bene per tutti. Esiste il consumo moderato di tutti gli alimenti e la dieta mediterranea è patrimonio dell’umanità, la risposta giusta che coniuga salute ed eccellenze del nostro Paese. Il Nutrinform è basato su dati scientifici e sulle analisi reali di cosa serve a livello nutrizionale a ciascun essere umano e proprio per questo la nostra proposta va sostenuta con forza, e il Sistema Paese si è mosso in modo compatto e unito. L’informazione è una cosa, il condizionamento è un’altra“, ha concluso il Ministro.

La nuova etichetta influenza la nascita di nuove figure lavorative

L’allinearsi delle politiche agricole comunitarie agli obiettivi di tutela della salute e dell’ambiente ed il profondo cambiamento del sistema agroalimentare europeo evidenzia come ci sia urgenza di tecnici qualificati in grado di sostenere le aziende nella transizione. I nuovi Decreti e la revisione della PAC (Politica Agricola Comune), la transizione digitale, la transizione verde e la transizione demografica sono trasformazioni che influenzeranno profondamente la società sotto diversi aspetti, soprattutto, la struttura occupazionale nel prossimo futuro.

Per questo sono stati creati gli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Il Corso tecnico superiore certificazioni e valorizzazione delle imprese biologiche e agroalimentari – Brand Ambassador della Fondazione ITS Agroalimentare di Viterbo, mira a formare tecnici in grado di gestire i processi gestionali legati alla filiera della Certificazione Biologica, occupandosi della predisposizione documentale, degli adempimenti per la più adeguata valorizzazione dei prodotti e dell’azienda.

L’obiettivo è quello di far acquisire ai discenti competenze di digitalizzazione 4.0 nell’ottica di promuovere lo sviluppo settoriale nazionale.

Cos’è NutrInform

“Nutrinform, etichetta nutrizionale italiana, è un unicum nel suo genere – spiega Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – esso non è infatti una proposta dell’industria o della filiera come invece è stato per altri schemi, ma è frutto delle riflessioni e degli studi di tutti gli stakeholder interessati. Un intero paese, cioè, ha partecipato alla sua messa a punto, con l’idea di porlo al servizio della più ampia comunità europea”.

Questa proposta infatti è stata per la prima volta condivisa con la Commissione già nel 2018 nell’ambito di una riflessione proprio sull’armonizzazione dei criteri degli schemi fronte pacco.

indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione

Nel dettaglio, tutti i valori espressi sono relativi alla singola porzione. Ogni box contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi.

All’interno del simbolo “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandataLe quantità di assunzione giornaliera raccomandate in EU sono:

    1. Energia: 8400 kJ / 2000 kcal
    2. Grassi: 70 g
    3. Grassi saturi: 20 g
    4. Zuccheri: 90 g
    5. Sale: 6 g

La parte carica della batteria rappresenta graficamente la percentuale di energia o nutrienti contenuta nella singola porzione, permettendo di quantificarla anche visivamente. La somma di ciò che si mangia durante il giorno può “riempire” la carica della batteria, senza andare oltre, al fine di non superare le quantità di assunzione giornaliera raccomandate.

I parametri di riferimento sui quali vengono tarate le singole batterie sono quelli europei fissati nella tabella XIII del Regolamento UE n. 1169/2011 – art. 35. Il livello di riempimento della batteria corrisponde alla percentuale di quello specifico nutriente che la porzione consigliata dell’alimento apporta alla dieta del consumatore.

Semplicemente guardando ogni singola batteria il consumatore potrà immediatamente rendersi conto della esatta percentuale del nutriente che sta introducendo con la porzione di cibo consumata rispetto alla quantità massima raccomandata, e quindi quanto di quel nutriente gli resta da assumere durante il resto della giornata.

Leggi anche: Le differenze tra prodotti DOP, DOC e altri Marchi di Qualità

Le etichette Nutrinform e Nutri-Score

L’etichetta a semaforo Nutri-Score è ormai adottata da sette nazioni in Europa, ma nonostante il numero elevato di pareri positivi, l’Italia dice no, sostenendo invece l’etichetta nutrizionale italiana.

In Francia viene già usata volontariamente da 600 aziende alimentari, oltre ad avere ricevuto il benestare di 42 società scientifiche e di mille nutrizionisti e medici. A livello internazionale il semaforo è stato giudicato positivamente dall’Oms e dallo Iarc, e probabilmente sarà adottata ufficialmente dall’Ue entro la fine dell’anno.

La grafica dimostra come il Nutri-Score sia pensata per indirizzare i consumatori verso gli alimenti consigliati dalla Dieta mediterranea.

Secondo i politici ed i Ministri dei quattro ministeri che hanno realizzato il progetto dell’etichetta nutrizionale italiana, i prodotti tipici del Made in Italy vengono penalizzati dal semaforo del Nutri-Score con un colore arancione o rosso. Si parla di prosciutto, salumi, formaggi stagionati, dolci e altre eccellenze della filiera alimentare italiana. In questo caso, quindi, “cibo tradizionale” non coincide con “qualità nutrizionale”.

I sostenitori della Dieta mediterranea non possono essere contrari a un’etichetta a semaforo, un sistema che sembra cerchi di indirizzare i cittadini verso scelte alimentari corrette facilitando il confronto fra prodotti simili. Proprio per questo motivo il Nutri-Score ha buone probabilità di essere adottato a Bruxelles.