Pubblicato il 23 Marzo, 2022 da

I DOCENTI RACCONTANO ITSAGROALIMENTARE, GIUSEPPE ROMANO

I nostri docenti raccontano le attività della Fondazione ITS Agroalimentare: oggi ti proponiamo l’intervista a Giuseppe Romano, agronomo e Presidente di AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biologica, che in ITSAgroalimentare insegna Modelli Agricoli, Agronomia Generale e Strumenti della PAC.

In questa intervista ci spiega la figura del Certificatore Biologico, e ci racconta delle nuove regole del biologico, di come la Fondazione prepara gli studenti perché accompagnino le aziende nella crescita e ad affrontare le sfide del futuro.

La formazione altamente professionale, la specializzazione tecnologica all’avanguardia e la stretta connessione con le aziende del territorio rendono unico il percorso formativo di ITSAgroalimentare. I nostri docenti sono professionisti del settore che permettono agli studenti di essere introdotti a metodi, strumenti e processi delle imprese che operano sul nostro territorio.

Di seguito trovi i temi trattati e la video-intervista integrale a Giuseppe Romano.

Formare personale specializzato per la filiera della certificazione biologica

Le nuove regole del biologico, diventate attuative a Gennaio 2022, rendono necessario formare personale che poi opererà in qualità di tecnico dei processi gestionali legati alla filiera della certificazione biologica. Cosa vuole trasmettere ai nostri studenti?

Ricordiamoci che questo è il terzo regolamento. Il bio ha fatto un percorso normativo estremamente importante. Siamo partiti da dei livelli di autocertificazione degli anni 80, al primo regolamento nel 91, l’ 834 e adesso la 848. L’evoluzione normativa segna evidentemente l’attenzione del legislatore verso il settore, un settore che, numeri alla mano, ci dimostra una costante crescita in consumi e produzioni: è fondamentale accompagnare questa crescita.

Lo è ancora di più oggi, quando ci siamo posti l’obiettivo del 25% di superficie agricola. Questo vuol dire un più 10% a livello nazionale che è evidentemente una superficie estremamente importante, soprattutto lo è perché le aziende che potevano fare una conversione al biologico facile l’hanno fatta già in questo decennio.

Ora rimangono da convincere e da guidare al biologico quelle più ostiche, quelle che ritengono che il bio non si possa fare o che non ci credono.

Lì devono entrare i consulenti, la formazione e l’assistenza tecnica. L’obiettivo di una formazione è tanto importante, che è anche un obiettivo trasversale della PAC, la trasmissione dell’informazione all’interno della aziende agricole, attraverso i consulenti.

Leggi anche: Le nuove regole per il biologico

Professionista Agrifood: ricevere e cercare le informazioni

Nel percorso di formazione, oltre alle nozioni tecniche, cosa vuole comunicare in qualità di presidente AIAB?

Tra i vari moduli che insegno probabilmente Modelli agricoli è quello che mi consente di trasmettere questa informazione, ossia la capacità di ragionamento e di analisi rispetto all’agricoltura. L’Italia ha sistemi agricoli estremamente complessi. Non c’è una sola agricoltura, ci sono diverse agricolture.

I ragazzi provengono da studi classici, istituti tecnici standard, e quando arrivano nel nostro corso li devo aprire alla visione del mondo, far capire loro che esistono le agricolture intensive, quelle marginali, multifunzionali, di qualità e tutta una serie di sistemi agricoli che sono l’essenza dell’Italia. Non ci sono agricolture giuste o sbagliate, dipende molto dal contesto, dalle capacità produttive, dai fondi a disposizione e dalle competenze degli imprenditori.

Sicuramente, ciò a cui devono arrivare gli studenti è il fatto di non porsi mai con una verità assoluta nei confronti dell’agricoltura: è un mondo estremamente articolato e questa è l’essenza del corso Modelli Agricoli ed è questo che cerco di trasmettere il primo anno.

Una delle cose che devono imparare è l’approccio didattico: le informazioni non solo si ricevono, devono fare lo scatto del professionista, ossia andarle a cercare.

La figura del Certificatore Biologico

La specializzazione di Certificazione in ambito agroalimentare, settore in questo momento trainante e con un trend di crescita costante negli utlimi 5 anni, garantisce la riconoscibilità dei prodotti rispetto al cliente e ai mercati nazionali e internazionali.

Questa figura rientra nel rapporto Previsione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025) di Unioncamere-Anpal che contiene le previsioni occupazionali dei prossimi anni.

Ecco l’intervista integrale a Giuseppe Romano, uno dei docenti della Fondazione ITSAgroalimentare.