Pubblicato il 17 Novembre, 2021 da

Record Export di prodotti Agroalimentari italiani (aggiornati al 2021)

La situazione dell’Export di prodotti agroalimentari italiani nel 2021

Per avere un rapido aggiornamento sulla situazione dell’Export di prodotti agroalimentari italiani nel 2021 ci affidiamo al monitor dei distretti Agroalimentari, curato dalla Direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.

Dopo aver chiuso il 2020 con una crescita del 3,5%, pari all’11% dell’export complessivo di beni e servizi (elaborazioni ISMEA su dati Istat), i primi tre mesi del 2021 registrano un ulteriore progresso del +1,9% tendenziale, raggiungendo la quota di quasi 5,3 miliardi di euro di esportazioni.

Se andiamo più nel dettaglio possiamo vedere una crescita delle esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani verso il principale partner commerciale, la Germania (+3,1%), e verso la Francia (+2,7%). In calo invece i flussi verso gli Stati Uniti (-4,5%) e il Regno Unito (-18%).

Sono state però le economie emergenti ad aver guidato la crescita dell’export dei distretti agro-alimentari nel primo trimestre del 2021 (+13,3% contro -0,6% delle economie avanzate) in primis la Cina, che quasi raddoppia i valori anche rispetto al pre-pandemia.

Continua la corsa dell’export italiano guidato dai distretti agricoli

È soprattutto la filiera dei distretti agricoli a registrare una forte accelerazione delle esportazioni, con una crescita del 19,2%.

Continua a viaggiare su livelli record la filiera della pasta e dei dolci: dopo un ottimo 2020 si assesta su oltre 810 milioni di euro di esportazioni nel primo trimestre del 2021, +0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La filiera dei vini, che nell’anno della pandemia ha sofferto particolarmente, registra un segno negativo nel primo trimestre del 2021, penalizzata anche dal confronto con un primo trimestre del 2020 particolarmente brillante: nonostante il ripiegamento (-5,1% tendenziale), il livello delle esportazioni nel periodo gennaio-marzo 2021, oltre 1,2 miliardi, risulta superiore ai valori del primo trimestre del 2019.

Luci e ombre anche nella filiera delle carni e salumi che, dopo aver chiuso in sostanziale parità il 2020, registra una crescita del 1,6% tendenziale nel primo trimestre del 2021.

Prospettive favorevoli invece per la filiera del lattiero-caseario, +3,7% tendenziale nel periodo gennaio-marzo dopo la contrazione registrata nel 2020.

Al contrario, la filiera dell’olio registra una parziale arretramento tendenziale tra gennaio e marzo del 2021 (-1,4%) dopo l’ottimo risultato del 2020.

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I dati export del settore agroalimentare italiano dal 2015 al 2018

Dopo gli ottimi risultati del 2015 e del 2016, anche nel 2017 l’Italia ha ottenuto eccellenti risultati come Paese esportatore di prodotti agroalimentari.

La Coldiretti a giugno 2018 aveva rilasciato i dati export del settore agroalimentare che riportiamo di seguito.

È emersa una crescita del 7% rispetto al 2016 ed è stato registrato un record delle esportazioni pari a 41 miliardi di euro.

La maggior parte delle vendite sono rivolte a Paesi dell’Unione Europea per il valore di 27 miliardi, circa.
La cosa che quasi stupisce è che il mercato che più apprezza il cibo italiano è quello tedesco!

Nonostante un clima antieuropeo che si respira nella nostra nazione e soprattutto nonostante l’antipatia che ancora un po’ è rimasta tra i due Paesi, è proprio la Germania il primo Paese europeo in cui vengono esportati maggiormente i nostri prodotti.

I prodotti agroalimentari italiani sono tra i più amati in tutto il mondo

Al secondo posto si posiziona la Francia e al terzo gli Stati Uniti, seguiti dalla Gran Bretagna.

Gli Stati Uniti non a caso sono i primi esportatori di prodotti agroalimentari italiani, fra tutti i Paesi extra europei, con 4 miliardi di euro.
Non in tutte le nazioni amanti del cibo italiano è possibile esportare il cibo italiano. Per esempio in Giappone e in Russia ci sono delle limitazioni dovute all’embargo.

Tuttavia, il cibo italiano trova molto apprezzamento in Cina, dove negli ultimi anni c’è stata una grande richiesta dei prodotti italiani.

Questi risultati, afferma Coldiretti, confermano il Nostro Paese come uno dei migliori Paesi al mondo di prodotti agroalimentari da esportare. Significa che l’esportazione è un settore in crescita che può aiutare fortemente la nostra economia.

È rinomato quanto i nostri prodotti e i nostri piatti siano amati all’estero e imitati in malo modo e, come già detto in un articolo precedente, l’Italia è uno dei paesi più amati al mondo e con la maggior quantità di specialità culinarie.