Pubblicato il 26 Gennaio, 2022 da

Corsi post diploma di specializzazione per l’Agrifood e Made in Italy

Se ti stai per diplomare, oppure sei un giovane neodiplomato è probabile che ti stia domandando cosa fare, cosa studiare per poter, un domani, trovare un lavoro che ti soddisfi.

La prima cosa che dovresti sapere è che oggi in Italia non esiste solamente l’Università come percorso di studi una volta concluso le superiori.

Infatti, da diversi anni ormai, il Ministero dell’Istruzione, su modello degli altri stati europei, ha deciso di creare un percorso di istruzione terziaria maggiormente tecnica ed indirizzata al mondo del lavoro: si chiamano Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Nei prossimi paragrafi andremo ad approfondire più nel dettaglio cosa sono gli ITS, a quali esigenze rispondono e per quali motivo sono stati creati.

Cosa cercano le aziende

Negli ultimi anni si è assistito ad un repentino cambiamento nel mercato del lavoro e in cosa un recruiter cerca nel candidato ideale.

Infatti, a cambiare non sono state esclusivamente le competenze tecniche che la persona deve possedere, ma anche, soprattutto quelle caratteristiche caratteriali che prendono il nome di Soft Skills.

Sappiamo infatti, che nel mercato del lavoro è in atto una trasformazione che prende il nome di rivoluzione digitale e come questo ha influenzato la scelta di figure professionali da parte delle aziende.

Questo ha comportato che sempre più aziende sono alla ricerca di persone che possiedano competenze in ambito informatico e nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, che possano essere impiegate nei vari settori economici e nella lettura di dati.

Molte persone però sottovalutano l’importanza delle cosiddette Soft Skills e come esse influenzino la scelta del selezionatore.

Cosa sono le Soft Skills?

Sono competenze che si distinguono per il fatto che non possono essere acquisite frequentando un percorso di studi erogato in modo tradizionale.

Infatti, sono competenze che dipendono essenzialmente da caratteristiche intrinseche nel singolo individuo che possono essere sfruttate in qualsiasi posizione lavorativa e che vanno ad integrare e completare le cosiddette Hard Skills.

Riguardano per esempio il modo in cui si comunica e la sua efficacia o ancora la capacità con cui viene organizzato il proprio lavoro o la capacità di saper risolvere situazioni complesse.  Acquisire o migliorare questo tipo di competenze è più complesso, richiede effettuare un lavoro su sé stessi.

Naturalmente affrontare questi cambiamenti richiede la creazione di percorsi di studio maggiormente innovativi e che si basino su una metodologia didattica totalmente nuova.

Metodologia didattica innovativa

I percorsi ITS sono stati creati, proprio per rispondere a questa sfida, cioè fornire ai ragazzi attraverso un approccio maggiormente pratico tutti gli strumenti adatti per poter entrare in una logica lavorativa fin da subito.

Questo obiettivo viene realizzato in aula, proponendo ai ragazzi, una problematica di un’azienda reale da dover risolvere attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative. In questo modo, gli allievi sperimentano cosa vuol dire lavorare insieme, sviluppare e consegnare un lavoro anche attraverso problematiche e scontri. Tutte situazione che un domani potrebbero ritrovare nell’azienda in cui lavoreranno.

Allo stesso tempo, grande importanza è data allo stage curriculare che i ragazzi dovranno svolgere durante il percorso formativo.

Quindi attraverso lo stage, i lavori in classe e il costante supporto da parte di un tutor si cerca di far acquisire ai ragazzi le competenze tecniche e di far sviluppare le cosiddette Soft Skills in modo da superare quel senso di smarrimento ed insicurezza che si potrebbe provare alla prima esperienza lavorativa.

Leggi anche: Il ruolo dell’imprenditoria agricola femminile nel panorama Italiano

Cosa sono gli ITS (Istituti Tecnici Superiori)

Come abbiamo detto in precedenza gli ITS sono stati istituiti nel 2010 dal Ministero dell’Istruzione sul modello di altri paesi dove è presente da decenni un percorso di formazione terziaria alternativa a quella universitaria.

Per esempio, in Francia abbiamo i Brevet Technicien Supérieur e in Germania le Fachhochschule che costituiscono realtà ormai affermate in grado di dare un effettivo contributo alla crescita economico-sociale dei rispettivi paesi.

L’obiettivo che si è posto il Ministero è riuscire a raggiungere lo stesso successo e gli stessi numeri anche in Italia.

Ambiti e caratteristiche degli Istituti Tecnici Superiori

Ora, concentriamoci sulle caratteristiche degli Istituti Tecnici Superiori.

Come detto, sono percorsi di Alta specializzazione tecnica post diploma, la maggior parte della durata di due anni (per alcuni settori la durata è stata alzata a tre anni), per un totale di 1800 ore di formazione di cui 800 ore da effettuare come stage curriculare presso le aziende.

Sono divisi in 6 Aree Tecnologie allo scopo di formare 29 figure professionali considerate fondamentali per il progresso e l’innovazione del paese.

Queste aree Tecnologiche sono:

  • Efficienza energetica;
  • Mobilità sostenibile;
  • Nuove tecnologie per la vita;
  • Nuove tecnologie per il Made in Italy;
  • Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;
  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Al termine del percorso formativo biennale, una volta superato il test finale si ottiene il Diploma di Tecnico Superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corre­dato dall’EUROPASS diploma supplement. 

In cosa si differenziano gli ITS rispetto agli altri percorsi post diploma?

Come visto in precedenza sono percorsi che si focalizzano su una didattica innovativa dove lo scopo è quello di far acquisire competenze non solamente attraverso lo studio ma soprattutto attraverso esperienze concrete di lavoro come gli stage e i project work in classe. Anche per questo motivo oltre il 50% dei docenti sono professionisti che provengono dal mondo del lavoro.

Un’altra caratteristica, che contraddistingue gli ITS, è che in fase di ideazione del corso vengono coinvolte aziende del territorio. Questo comporta due vantaggi: il primo è che le aziende hanno a disposizione un bacino di ragazzi formati in base alle loro necessità il secondo è che i ragazzi hanno più possibilità di essere selezionati e di trovare un impiego al termine degli studi.

Adesso che abbiamo spiegato cosa sono gli ITS, il contesto in cui sono nati e a quali esigenze rispondono, vediamo qual è la loro offerta nel mondo agroalimentare e che valore aggiunto possano apportare a chi vuole costruirsi un futuro lavorativo in questo settore.

Corsi Post diploma agroalimentare Lazio

Nella regione Lazio al momento ci sono sue fondazioni che erogano percorsi formativi nel settore agroalimentare:

Andiamo a vedere più nel dettaglio i percorsi proposti.

Iniziamo dalla Fondazione ITS Agroalimentare di Viterbo. Al momento questa fondazione propone tre percorsi formativi:

Corso tecnico superiore certificazioni e valorizzazione delle imprese biologiche e agroalimentari – Brand Ambassador

Il corso mira a formare tecnici in grado di gestire i processi gestionali legati alla filiera della Certificazione Biologica, occupandosi della predisposizione documentale, degli adempimenti per la più adeguata valorizzazione dei prodotti e dell’azienda. Con tale finalità i ragazzi durante il percorso formativo acquisiranno anche competenze di marketing che permetterà loro di occuparsi dei processi commerciali e di marketing, promozione dei prodotti agro alimentari e agro-industriali italiani attraverso le piattaforme social e di commercializzazione in ambito internazionale. Altro obiettivo che si prefigge il corso è quello di far acquisire ai dicenti competenze di digitalizzazione 4.0 nell’ottica di promuovere lo sviluppo settoriale regionale.

All’interno del percorso è possibile scegliere tra due profili di specializzazione, quello di tecnico delle certificazioni e quello di brand ambassador.

Il percorso dura due anni, suddiviso in 1000 ore di formazione e 800 di stage. La sede didattica è l’Istituto tecnico agrario Giuseppe Garibaldi a Roma ed è totalmente gratuito.

Its agro

Corso tecnico superiore responsabile produzioni e trasformazioni agrarie e agroindustriali nel settore olivicolo – oleario

Il corso ha l’obiettivo di formare un tecnico che sia in grado di supportare i prodotti e gli attori del settore nella scoperta e nella valorizzazione del prodotto dalla produzione alla trasformazione, alla valorizzazione e commercializzazione: il tutto attraverso strumenti e strategie per operare nel complesso mercato nazionale e internazionale.

Il corso è realizzato in stretta collaborazione con Coldiretti e Unaprol.

Il percorso dura due anni, suddiviso in 1000 ore di formazione e 800 di stage. La sede didattica è l’Istituto tecnico agrario Giuseppe Garibaldi a Roma ed è totalmente gratuito.

Corso tecnico superiore responsabile produzioni e trasformazioni carni

Il corso ha la finalità di formare un Tecnico che sia in grado di seguire in tutte le sue fasi il processo di trasformazione della carne all’interno delle imprese zootecniche, monitorando e garantendo il rispetto dei principi etici, di sostenibilità, di rispetto per il benessere degli animali e supportando le aziende nell’individuazione e nell’implementazione delle soluzioni tecnologiche di Industria 4.0 un grado di migliorare l’efficienza del processo e la qualità del prodotto.

Il percorso dura due anni, suddiviso in 1000 ore di formazione e 800 di stage.

La sede didattica è in Largo dell’Università Snc (Blocco F) a Viterbo ed è totalmente gratuito.

Chiedi informazioni e Iscriviti ai corsi di specializzazione post-diploma della Fondazione ITSAgro

 

Ora, andiamo scopriamo i corsi proposti dalla Fondazione Bio Campus di Latina. Al momento sono previsti 4 percorsi:

Event Manager

L’obiettivo è quello di formare una figura che sia in grado di curare l’organizzazione e la gestione degli eventi è il responsabile nel settore commerciale che comprende tutte le attività di distribuzione e somministrazione di alimenti, della promozione, pianificazione, gestione economica, coordinazione e supervisione dell’esecuzione di tutte le funzioni per eventi speciali e banchetti.

Il percorso ha una durata di due anni, suddiviso in 900 ore di formazione e 900 di stage. La sede didattica è in via Mario Siciliano 1 – 4  loc. Borgo Ticino (LT) ed è previsto un contributo di iscrizione di 500 euro;

Tecnico della produzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari

L’obiettivo del corso è quello di formare una figura in grado di supportare l’azienda nell’individuazione del piano di marketing e alla commercializzazione dei prodotti agroalimentari, individuando e utilizzando gli opportuni canali online distributivi ed attivando processi logistici integrati.

Il percorso ha una durata di due anni, suddiviso in 900 ore di formazione e 900 di stage. La sede didattica è in via Mario Siciliano 1 – 4  loc. Borgo Ticino (LT) ed è previsto un contributo di iscrizione di 500 euro;

Tecnico per il controllo delle produzioni chimiche, farmaceutiche ed alimentari

La finalità è quella di formare una persona che sia in grado di gestire gli impianti tecnologici per la lavorazione, la trasformazione ed il confezionamento delle produzioni chimiche-farmaceutiche ed alimentari.

Nel comparto farmaceutico si occupa di controllare lo stato della produzione, anche mediante l’analisi della documentazione di efficienza delle apparecchiature e dei processi produttivi per ottenere un risultato coerente e riproducibile del prodotto chimico -farmaceutico.

Nel comparto alimentare conosce ed analizza tutte le fasi della produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione e vendita dei prodotti alimentari con specifica conoscenza delle materie prime e dei prodotti finiti e specifiche competenze in tema di tracciabilità e rintracciabilità di prodotto e di filiera.

Il percorso ha una durata di due anni, suddiviso in 900 ore di formazione e 900 di stage. La sede didattica è in via Mario Siciliano 1 – 4  loc. Borgo Ticino (LT) ed è previsto un contributo di iscrizione di 500 euro;

Manager della ristorazione

L’obiettivo è quello di formare una figura che sia responsabile di un ristorante ovvero della pianificazione e del controllo dell’attività di ristorazione in tutti i suoi aspetti: gestione economica, reclutamento ed organizzazione del personale di cucina e di sala, qualificazione e rapporto con i fornitori, elaborazione di menù, rapporto con i clienti, strategie di marketing. La sua presenza è fondamentale all’interno del ristorante, per garantirne l’operatività quotidiana e il successo nel lungo periodo.

Il percorso ha una durata di due anni, suddiviso in 900 ore di formazione e 900 di stage. La sede didattica è in via Mario Siciliano 1 – 4  loc. Borgo Ticino (LT) ed è previsto un contributo di iscrizione di 500 euro;

Abbiamo visto come i percorsi ITS possano essere un ottimo strumento per preparare i ragazzi ad affrontare, nel migliore dei modi,  i cambiamenti che stanno avvenendo nel mercato del lavoro. Ma allo stesso tempo dare al paese un capitale umano altamente qualificato per porre basi solite, in modo, da affrontare la maggior concorrenza che contraddistingue un’economia sempre più globalizzata.